La bella stagione sta arrivando Porto Mirabello si sta preparando per l’estate. Le barche si stanno rifacendo il look e i nostri ospiti nel frattempo hanno la possibilità di svagarsi e rilassarsi all’interno della nostra Marina che offre tantissime occasioni di divertimento, non ultima la bellissima Lounge, fiore all’occhiello del Porto, ma per chi magari ha voglia di “sgranchirsi” le gambe, ha a disposizione uno degli scenari più affascinanti del mondo: le Cinque Terre. Ecco un percorso da fare passo per passo, per gustare a pieno questo splendido angolo dell’Italia.
Riomaggiore la via Beccara (percorso di trekking)
Da Riomaggiore si può raggiungere Manarola a piedi in circa un’oretta, lungo un’antica mulattiera la via Beccara (sentiero 531) che s’inerpica su per la collina, per poi ridiscendere improvvisamente. I gradini sono tanti…. ma i panorami che si apriranno davanti ai vostri occhi sono spettacolari! Circondati dalla macchia mediterranea, con vista mozzafiato sul mare vale ogni fatica.
Una volta arrivati a Manarola vi meritate una pausa di gusto e le occasioni non mancheranno come ad esempio una bella focaccia o magari qualcosa di ancor più più goloso come i bianchetti fritti, superbi appena usciti dalla padella.
Quattro passi a Manarola
Il centro abitato di Manarola si snoda lungo Via Discovolo. A monte l’abitato si apre in una bella piazza dove è possibile ammirare la chiesa di San Lorenzo in puro stile gotico ligure, a tre navate, con la facciata in pietra arenaria locale, caratterizzata dal trecentesco rosone in marmo di Carrara. A pochi passi è possibile visitare l’oratorio del Disciplinati del XV secolo e la torre campanaria, antica costruzione medievale di avvistamento.
Molto tipiche sono le case-torri colorate, aggrappate su un promontorio di roccia scura. Visitando i carruggi paralleli sono molto caratteristiche Via Rollandi e Via Belvedere o Via di Mezzo, unite da una serie di scalinate in ardesia. Si arriva poi al termine ad un punto panoramico proprio a picco sul mare verso Riommaggiore in una bellissima piazzetta dove è possibile ammirare un tramonto spettacolare seduti su una panchina.
Un altro magnifico punto panoramico è Punta Bonfiglio, da qui è ben visibile tutto il paesino di Manarola, il porticciolo e un torrione inglobato nel borgo, ultima testimonianza dell’antico castello duecentesco rimasta oggi.
I “canti” di Corniglia
Corniglia, si estende su un piccolo promontorio roccioso alto 90 m ed è l’unico paesino delle Cinque Terre a non avere un accesso diretto al mare. È un piacere “perdersi” per i suoi “canti”, così si chiamano i piccoli quartieri che compongono l’antico borgo di Corniglia. Ma una volta rinfrescati all’ombra degli antichi “carruggi” si può scegliere di affrontare uno dei sentieri più scenografici nel cuore del Parco delle Cinque Terre, il sentiero che parte da Corniglia e conduce a San Bernardino e infine a Vernazza. La durata complessiva è di 3 ore, la lunghezza totale è di 6,5 km con un’altezza massima di 612 m. Il sentiero attraversa un gran numero di vigneti terrazzati, uliveti e limoneti. Durante il percorso raggiungerete il Borgo di San Bernardino, dal quale è possibile ammirare il paesino di Corniglia aggrappato alle rocce.
Vernazza l’icona delle Cinque Terre
Il paesino si snoda lungo il torrente Vernazzola, oggi coperto sul quale si snoda il carruggio centrale. Due sono i monumenti principali da visitare: la chiesa di Santa Margherita d’Antiochia, risalente al XII secolo ch si affaccia direttamente sul mare. L’altro monumento che è divenuto nei secoli il simbolo di Vernazza è il Castello Doria, costruito in origine nel XI secolo anch’esso a picco sul mare, di cui rimane una torre di avvistamento circolare e parti delle mura difensive. E visto che siete ormai a più di metà del percorso, vi meritate senz’altro un pranzo all’insegna della tipicità. Il “Tian Vernazza” cioè il tegame alla vernazzese, cotto in forno con patate tagliate a fettine sottili, acciughe, olio, vino bianco, aglio, pomodoro e spezie. Il tutto bagnato da un ottimo vino bianco D.O.C. oppure dallo Sciacchetrà.
Monterosso la terra dei limoni
Se la stagione lo consente è d’obbligo bagnarsi nelle acque della spiaggia di Fegina che si snoda lungo tutto l’abitato di Monterosso, o nella spiaggia del Gigante, altrimenti consigliamo di perdersi nei bellissimi e stretti carruggi del borgo, costellati da antiche chiese in stile gotico-ligure come la stupenda chiesa di San Giovanni Battista costruita nel XIII secolo. Pregevole la facciata e il rosone centrale in marmo bianco ornato. All’interno della basilica a tre navate, si trova un’antichissima fonte battesimale e alcuni dipinti di artisti di scuola genovese, risalenti al XVII secolo. Monterosso è bella da vivere in tutte le stagioni, basta sedersi in una qualsiasi piazzetta in uno dei tanti locali all’aperto sorseggiando magari un limoncello fatto con i preziosi limoni tipici di Monterosso, i più profumati del mondo.